SI !!!
In casi selezionati questa soluzione non solo è fattibile, ma consigliabile in quanto l’inserimento dell’impianto previene, in buona parte, il riassorbimento dell’osso che inevitabilmente fa seguito alla estrazione.
Inoltre il Paziente risolve in maniera soddisfacente il problema della perdita del dente, soprattutto dei settori ad alta valenza estetica, come la zona dei denti anteriori.
Si parla in questi casi di Impianti post-estrattivi a carico immediato.
Nella sequenza successiva è riportato un esempio di carico immediato su impianto post estrattivo.
Il dente da estrarre è l’incisivo centrale superiore di sinistra: si tratta di un dente divenuto estremamente mobile a causa di gravi problemi gengivali (infezioni subentranti)
La soluzione scelta, in accordo con la Paziente, ha l’evidente vantaggio di non coinvolgere i denti adiacenti, come avverrebbe in caso di un ponte classico e di risolvere in maniera ottimale il problema del provvisorio.
Ottenuta, nei tempi dovuti, l’integrazione dell’impianto si passerà a costruire il dente protesico definitivo.
Questa modalità di trattamento è possibile a patto che l’impianto appena inserito sia stabile e che la situazione ossea e gengivale sia favorevole.
Fondamentale è perciò la selezione dei casi: affinchè un’opzione di questo genere abbia successo, occorre che i parametri di base siano rispettati.
La pianificazione pre-operatoria del caso è ancora una volta fondamentale.
In assenza di condizioni favorevoli, il provvisorio sarà applicato in un secondo tempo.
Si parlerà in questo caso di impianto post-estrattivo a carico differito.